Il restauro delle Acque di Roma

Uno dei simboli di Roma, le sue fontane monumentali, emblemi di potere, abbondanza e prosperità della città dei Papi, sono da qualche anno al centro di un progetto di restauro, che mira a riportarle all’antico splendore e spesso a migliorarne la funzionalità. Rinascimentali, barocche, settecentesche, alcune di esse sono delle icone, immancabili nelle cartoline della Città Eterna. Proprio alcune delle più note sono, e sono state, protagoniste di lavori di restauro, come il “Fontanone” dell’Acqua Paola al Gianicolo, la meno nota Fontana del Mosè in Largo di S. Susanna, o la celeberrima Fontana dei Fiumi di Piazza Navona, che ha richiesto un lavoro piuttosto complesso, sia per la pulitura e consolidamento delle movimentate superfici, sia per evitare possibili fattori di degrado futuro, come i piccioni, contro i quali si è introdotto, a protezione, un impianto elettrostatico, ma anche intervenendo a livello idraulico, con un sistema di ricircolo dell’acqua. Più recenti gli interventi di Piazza Barberini (2012), che hanno riportato al suo bianco originale la Fontana del Tritone, fortemente compromesso dall’intenso traffico, ripristinando l’area di rispetto e inserendo una nuova illuminazione che dona ancora più fascino all’opera berniniana. Risale a fine Giugno scorso, la restituzione alla città della Fontana dell’Acqua Paola di Piazza Trilussa, uno dei simboli di Trastevere, anch’essa recuperata dopo anni d’incuria. Anche qui ai lavori di pulitura è seguito il ripristino delle lettere di piombo mancanti nell’iscrizione, la risistemazione della scalinata, dell’area di rispetto, della pavimentazione circostante e delle aiuole. Ancora in lavorazione, altre due fontane simbolo di Roma: la Barcaccia di Piazza di Spagna e la Fontana di Trevi. La Fontana di Piazza di Spagna è in lavorazione dall’autunno 2013, anche qui è prevista la ripulitura delle superfici, consolidamento, controllo delle stuccature e revisione impianto idrico. Visto il luogo dove è collocata si è pensato ad un cantiere a basso impatto visivo, così sono state previste delle finestre che permettono di osservare i lavori. Il cantiere di Fontana di Trevi è stato inaugurato da pochissimo. Per la fontana simbolo della Dolce Vita, forse la fontana più famosa al mondo, è stato progettato un restauro-spettacolo. Attraverso una recinzione in plexiglass e una passerella sopraelevata è possibile vedere il capolavoro di Salvi durante tutto il periodo dei lavori, passando a pochi centimetri dai gruppi marmorei. Monitor proietteranno immagini storiche della fontana, altri permetteranno di seguire l’avanzamento dei lavori in dettaglio. In questo modo il periodo di restauro che tradizionalmente coincideva con un oscuramento dell’opera, adesso al contrario diviene un periodo di massima esposizione e visibilità della stessa. Una scelta assolutamente in linea con una città come Roma quotidianamente visitata da milioni di turisti. Il restauro della fontana è stato finanziato dalla nota casa di moda romana, Fendi e s’inserisce nel filone del progetto di “concessione di spazi pubblici sulle fontane monumentali di Roma” avviato dal comune, che prevede lo sfruttamento degli spazi pubblicitari a fronte del sostegno degli oneri di progettazione ed esecuzione dei lavori di restauro. Grazie a questo progetto sono stati svolti i restauri della fontana di Piazza di Spagna, della Fontana del Tritone, della fontana trasteverina di Piazza Trilussa, bando vinto da Urban Vision srl,  e lo saranno anche quelli della Fontana dei Leoni di Piazza del Popolo (novembre 2014). Il progetto si lega concettualmente ai restauri del Colosseo e della Domus Aurea, che vede l’impegno dei privati per sostenere e mantenere il nostro patrimonio artistico.

 

 

 

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