In contemporanea, il 18 Aprile, hanno aperto due mostre sull’opera di Warhol. Roma e Napoli sono le sedi di questi eventi. Diverse negli intenti, ma entrambi nel segno della genialità del padre della Pop Art. La mostra capitolina, allestita presso Palazzo Cipolla, è curata da Peter Brant e Francesco Bonami ed espone la collezione della Brand Foundation, opere raccolte non da un semplice collezionista ma da un amico dell’artista, con il quale condivise la New York degli anni ’60 e ’70. La rassegna intende ripercorrere la carriera dell’artista attraverso alcune delle sue opere più significative ed iconiche, presentando le due Marilyn, le famose Campell’soup, i fiori, il Mao, una serie di polaroid l’ultima cena del ’86 e tanto altro ancora, per un totale di 155 opere esposte, che tratteggiano la figura di Warhol star dell’arte Pop, del mercato, ma anche l’Andy amico di Peter. La mostra partenopea invece raccoglie varie collezioni, avendo come fulcro un progetto legato alla città e al rapporto di Warhol con essa, trovandola molto vicina a New York, per la vitalità ed estrosità della sua gente. Sono presentate così le colorate serigrafie del Vesuvio in eruzione, il Fate Presto, ispirata dalla prima pagina de Il Mattino, a seguito della tragedia dell’Irpinia, ma anche opere della sua produzione che si legano con alcuni fenomeni tipici di Napoli, come i “femminelli”, la produzione di falsi, l’amore per la musica. Troviamo così la serie Ladies and Gentlemen, la Merilyn del ’85 firmata dall’artista con la scritta «Merilyn this is not by me», le cover di dischi disegnate dall’artista. Due retrospettive da non perdere per conoscere la complessità della produzione e del messaggio warholiano.
Napoli, Palazzo delle Arti (PAN); 18 Aprile – 20 Luglio 2014
Roma, Palazzo Cipolla; 18 Aprile – 28 Settembre 2014